prima pagina pagina precedente





Ascoltare la città 5
URBANISTICA E MOBILITA'
“Non possiamo che auspicare una riapertura del dialogo e del confronto, come questo incontro ci auguriamo rappresenti, in attesa di avere una dimostrazione chiara e decisa di salvaguardia dell'ecosistema urbano e di svolta nel modo di fare politica, convinti che alla stessa giunta e alle forze politiche di maggioranza sia ben noto che è possibile e doveroso fare di più e che non è sufficiente “sfiorare la soglia” dell'abbellimento urbano o incrementare le piste ciclabili per ritenere di avere saldato il conto con il rispetto per l'ambiente e la vivibilità cittadina”

Legambiente – Circolo Alexander Langer - Monza


INTRODUZIONE

Nel maggio 2002, poco prima della sfida elettorale, Legambiente Monza aveva inviato un documento a tutti i candidati sindaci, nel quale venivano indicati alcuni principi ed alcune richieste specifiche per l'ambiente e il territorio cittadino.

Oggi, a circa tre anni dall'elezione del sindaco Faglia, è possibile formulare alcune considerazioni.
Diamo atto all'amministrazione comunale di aver immediatamente avviato l'adeguamento ed il riordino del P.R.G., nel quale venivano chiaramente salvaguardate le aree verdi periferiche ancora libere; di aver eseguito interventi di risanamento ambientale (patrimonio arboreo del Parco, alveo del Lambretto, giardini pubblici, ecc.); di aver potenziato la rete delle piste ciclabili, ecc..
Molte altre cose da noi indicate e auspicate sono state avviate, redatte, ma poche di queste sono state portate e approvate dal consiglio comunale. Ciò significa che il primo problema riguarda il metodo di formazione e verifica delle scelte nonché delle decisioni (almeno sulle questioni fondamentali: PUT, PUM, PRG, PEC, Agenda 21, ecc.).
Abbiamo la sensazione che la giunta abbia preferito chiudersi su se stessa ignorando le spinte positive e la richiesta di partecipazione che veniva dal basso, dal mondo dell'associazionismo ecc., smentendo così più di una volta le scelte programmatiche dichiarate.
Ne sono esempio alcune emblematiche questioni:
- la vicenda dell'AdP Rondò dei Pini, che tanta parte aveva avuto in campagna elettorale;
- la gestione di Parco e Villa, la definizione delle loro funzioni ammissibili e lo scarso impegno a far rispettare a tutti regole e contratti;
- la pianificazione dei parcheggi interrati;
- le eccessive edificazioni proposte in alcuni PL e alcuni PII.
La giunta Faglia pare ignorare, anzi temere, la verifica, il confronto e la partecipazione (cavallo di battaglia in campagna elettorale). E questo non può che essere un danno per tutti: per la giunta, per il consiglio comunale, per le forze che l'hanno sostenuta, e in definitiva per la Città intera.
Pare, ancora una volta, che la giunta sia più intenta a garantirsi la “pace sociale e politica”, piuttosto che a favorire la partecipazione e il confronto.

PROBLEMI SPECIFICI

Rondò dei Pini: le scelte urbanistiche fatte, prima con il mantenimento del Tribunale in Centro e poi con l'introduzione della sede della nuova Provincia e della Fiera, modificano nella sua globalità l'impostazione dell'Accordo di Programma a suo tempo “architettato” e poi siglato, tanto da far pensare che l'AdP stesso necessiti di una sua revisione totale. Ed allora ci chiediamo: non era forse meglio rimetterlo in discussione tempo fa in Consiglio Comunale? Tutto è stato deciso da pochi, senza neppure sentire e coinvolgere la Città che, in campagna elettorale, aveva dimostrato chiaramente di non gradire quell'intervento e aveva dato mandato a nuove forze politiche per fermarlo. Tutto questo è stato ignorato. Occorre riascoltare la città sul futuro di questa zona e valutare attentamente l'impatto ambientale del costituendo nuovo sistema polifunzionale.

Piazza Trento e Trieste: Più di una volta era stato detto da parte di molti che, prima di portare il traffico in pieno centro, era necessario realizzare in precedenza i parcheggi a corona. Manco a dirlo, si parte proprio da questa assai temuta e criticata realizzazione. Anche la ventilata tariffazione della sosta, introdotta senza realistiche alternative, non lascia presagire nulla di buono né per il traffico né per gli abitanti. Chiediamo che, prima di proseguire con questo appalto, vengano reso operativo il P.U.T. e vengano attivati tutte le altre forme di mobilità alternative per i cittadini.

PII e PL: se c'era un mandato chiaro in campagna elettorale era proprio quello di limitare al massimo la nuova edificazione e di tutelare le aree libere. Se le vicende giudiziarie della Cascinazza lasciano intravedere qualche positiva speranza, ci preoccupano le volumetrie delle nuove edificazioni derivanti con lo sdoganamento di PL in città, ormai fermi e decotti da anni anche per le stesse leggi di mercato. E' necessario quindi invertire quella tendenza e porre limiti precisi alle nuove edificazioni.

Agenda 21: questo importante processo di gestione del territorio e del consenso dei cittadini, con la scusa di attendere i finanziamenti della Regione, è ancora quasi fermo alle fasi preliminari: il rapporto sullo stato dell'ambiente. Occorre quanto prima partire con l'attivazione dei forum. La 3° città della Lombardia deve farsi carico di quest'impegno anche per i comuni compartecipi.

Partecipazione dei cittadini: il “bilancio partecipato”, attuato dalla giunta, non è la partecipazione diretta dei cittadini al governo della città. Occorre coinvolgere di più i cittadini soprattutto negli interventi a carattere locale. Si eviterebbero così le incomprensioni emerse dopo gli interventi in via Monte Cervino o di Piazza Trento e Trieste. Queste partecipazioni dirette dei cittadini sono ancor più necessarie se si vuole essere certi del buon risultato delle soluzioni che si andranno ad adottare; questo è ancor più utile per gli interventi più importanti come quello, ad esempio, del ex macello.

Non possiamo che auspicare una riapertura del dialogo e del confronto, come questo incontro ci auguriamo rappresenti, in attesa di avere una dimostrazione chiara e decisa di salvaguardia dell'ecosistema urbano e di svolta nel modo di fare politica, convinti che alla stessa giunta e alle forze politiche di maggioranza sia ben noto che è possibile e doveroso fare di più e che non è sufficiente “sfiorare la soglia” dell'abbellimento urbano o incrementare le piste ciclabili per ritenere di avere saldato il conto con il rispetto per l'ambiente e la vivibilità cittadina.

Legambiente – Circolo Alexander Langer - Monza
E_mail monza@legambiente.org
Relazione presentata da Giorgio Majoli


in su pagina precedente

  11 giugno 2005